“Per me è stato il viaggio della speranza, dell’amore e delle emozioni. Ho pregato, ho cantato, sono stata immersa in un mondo senza tempo, solo avvolta dal silenzio e da ciò che il mio cuore provava”.
Queste le semplici e poche parole riportate in una mail ricevuta da una nostra pellegrina successivamente al ritorno dal pellegrinaggio a Lourdes nelle date 22 – 28 maggio.
Quando le ho lette, non ho potuto non associarvi le parole di Papa Francesco riportate nella bolla di indizione di questo anno giubilare: “Possa la luce della speranza cristiana raggiungere ogni persona, come messaggio dell’amore di Dio rivolto a tutti! E possa la Chiesa essere testimone fedele di questo annuncio in ogni parte del mondo” e il relativo rimando a vivere il “pellegrinaggio” come elemento fondamentale di ogni evento giubilare, donandoci l’espressione “pellegrini di speranza”.
Poche parole, ma che da sole lasciano intendere la gioia, la bellezza e la profondità di un’esperienza di fede e di cammino insieme.
Posso dire che in questo tempo fortemente secolarizzato e in questa società in rapida trasformazione che non offre più fermi punti di riferimento, in questo quotidiano dove abbiamo bisogno di saldi punti di riferimento, dove anche la preghiera e la stessa vita spirituale viene spesso vissuta senza slancio, “il pellegrinaggio” è stato il modo per uscire dagli schemi che imprigionano o limitano la nostra spiritualità.
Nella nostra vita di cristiani abbiamo tanto bisogno di sentirci accolti per quello che siamo, di momenti forti per sentirci abbracciati da un amore che ci precede anche senza dover far niente.
La sola possibilità di prenderci spazi di silenzio, di pregare, mettendo da parte i ritmi veloci della vita che affrontiamo solitamente, di accorgersi di chi ci sta accanto e cammina insieme con noi, di vivere una fede meditata e manifestata coralmente diventano segni per rianimare quella “speranza” che diversamente ci sembra tanto lontana, a volte irraggiungibile.
Sono certa che le poche parole di ringraziamento che ho ricevuto, riassumono in maniera perfetta l’auspicio di Papa Francesco “la speranza ricolmi il cuore”: guardare alla nostra esistenza come un cammino alla sequela di Gesù, da percorrere insieme a Maria e la gioia di sentirci accolti e protetti sotto il suo manto materno.
Brevemente: il pellegrinaggio giubilare a Lourdes 2025, esperienza di fede e di cammino insieme!
Giliola Secco – Presidente Sottosezione Padova




